“Lo specchio vuoto” di Ferdinado Scianna


Recensione del libro
Lo specchio vuoto.
,Fotografia, identità e memoria

di Ferdinando Scianna*
Economica Laterza € 9,00, 2014

Ferdinando Scianna è uno dei fotografi italiani più influenti e apprezzati a livello internazionale. Nato a Bagheria, in Sicilia, nel 1943, ha saputo combinare nella sua carriera la sensibilità documentaristica con un approccio profondamente intimo e culturale. È noto per la sua capacità di raccontare il mondo attraverso le immagini, esplorando i legami tra fotografia, identità e memoria.

Lo specchio vuoto. Fotografia, identità e memoria è un saggio profondo e riflessivo in cui l’autore esplora il significato della fotografia nel contesto della memoria personale e collettiva, e del rapporto complesso tra immagine, identità e realtà.

Scianna descrive la fotografia come uno “specchio vuoto”, un mezzo capace di riflettere la realtà ma privo d’una sua sostanza intrinseca. L’immagine fotografica, secondo l’autore, è un paradosso: è al tempo stesso testimonianza e menzogna, frammento di realtà e costruzione soggettiva.
Le fotografie cristallizzano momenti, ma sono anche soggette a reinterpretazioni nel tempo, cambiando significato a seconda di chi le guarda e del contesto.
Scianna riflette sul ruolo del fotografo come mediatore tra il mondo visibile e quello immaginato. Egli enfatizza il bisogno di autenticità e, al contempo, la consapevolezza che ogni scatto è un’interpretazione soggettiva.
L’autore analizza anche il modo in cui la fotografia è cambiata nell’era digitale, diventando un prodotto di massa e perdendo, in parte, il suo valore simbolico e artistico.
Il libro intreccia esperienze personali, considerazioni filosofiche e osservazioni storiche. Scianna si rivolge al lettore non solo come fotografo ma anche come pensatore, ponendo domande aperte e stimolando riflessioni critiche.Fabrizio Uliana